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TITOLOPAGINA=un po\' di storia...
NOMEUTENTE=...dagli arbori al 1976/77
MAIL=forzaneri@virgilio.it
DESCRIZIONE=le prime notizie che si hanno della pallacanestro a san severo risalgono al 1935, un gruppo di ragazzi si appassiona chissà come (all&#8217;epoca non c&#8217;era la tv) ad uno sport poco conosciuto da noi, ma già allora piuttosto in voga negli stati uniti, e così con molta approssimazione e tanta buona volontà si mette insieme una squadra che l&#8217;anno successivo disputa i campionati provinciali. la squadra (che può considerarsi ha tutti gli effetti la prima squadra di basket di san severo) era composta da elvio tamburro, nino antonacci, matteo de matteis, mario catalano, luigi  pazienza.
alcuni anni dopo un&#8217;altra squadra si mette in mostra, «i diavoli volanti» così erano soprannominati i giovani della g.i.l. san severo che divenne presto una delle squadre più forti della provincia. intanto il tempo passa e tra un tentativo e l&#8217;altro di fare qualcosa di buono si arriva al dopoguerra, con esso arriva un uomo che sarà fondamentale per la pallacanestro sanseverese, oberdan marcheggiani. nasce anche un altro connubio che arriverà molto lontano e che tutti ricorderanno...  la pallacanestro che qualcuno comincia a chiamare «basket» si gioca su un campetto in terra battuta&#8230; il cortile della scuola media palmieri!
marceggiani riesce a convincere alcuni amici universitari e nel 1948/49 la squadra dell&#8217;associazione universitaria gioca il campionato di 1° divisione. l&#8217;anno successivo la squadra prende il nome di «atletica san severo» e le partite si giocano nella villa comunale, lentamente i sanseveresi, dapprima indisponenti verso uno sport che non capivano, iniziano ad appassionarsi, ed una folla sempre più numerosa assiste alle partite.
nel 1952/53 l&#8217;atletica si fonde con l&#8217;u.s. san severo creando così la polisportiva sanseverese, e arriva per la prima volta a giocare il campionato di serie»c», ormai la palla al cesto (così si chiamava agli inizi la pallacanestro) stava prendendo piede, quando per varie vicissitudini l&#8217;atletica entra in crisi. la squadra rapidamente arriverà a disputare solo tornei giovanili e campionati minori, ma le premesse, che con grande sacrificio ed entusiasmo i vari marcheggiani, di nonno, checola avevano fatto e le mitiche partite davanti alla stazione ferroviaria, avevano ormai spianato la strada a quello sport che un giorno avrebbe portato tanti appassionati ad immense soddisfazioni.
nel 1967 viene finalmente allestita una nuova formazione&#8230; la g.s mobili. cannelonga&#8230;   una squadra della quale sentiremo parlare a lungo.
nel 1969/70 si conquista finalmente l&#8217;ambitissima serie «d», la squadra è composta da sandro gervasio, tommaso salvemini, alfredo colio, giovanni del vicario, matteo niro, carlo festa,matteo colio, pio russo e un formidabile giocatore foggiano&#8230; luigi corbo. prese parte a questo campionato anche un ragazzo che segnerà successivamente pagine indelebili nella mente dei tifosi sanseveresi&#8230;  vanni peluso cassese.
il 2 settembre 1970 il g.s. mobili cannelonga cambia nome, diventa finalmente&#8230;  \"cestistica san severo\"!
nel 1970/71 primo anno di serie «d», la cestistica  arriva 5° e partecipa per la prima volta alla coppa italia, allenatore era il prof. cecola.
il successivo campionato 71/72 vede la partenza per napoli di cassese, si gioca senza allenatore, ma nonostante questo arriviamo al 4° posto. la squadra è composta da ferdinando facchini, alfonso cristalli, cesare canei, matteo niro, giancarlo cioffi , davide martignetti, giovanni del vicario, alfredo colio, giovanni pazienza, antonio scillitani, l&#8217;ancora fortissimo luigi corbo, ed alcuni ragazzi che in seguito si daranno un gran bel da fare... ferdinando parisi, lino di cristino, giuseppe morfeo, michele conforte e soprattutto un certo franco crudele.
nel 1972/73 un&#8217;altra nidiata viene sfornata dal vivaio, tra tutti un ragazzino piccoletto, robustino, ma velocissimo in contropiede e con una mano precisissima dalla media distanza&#8230; ciro rotondo.
il campionato 1973/74 è quello della tanto aspirata promozione in serie «c», ed è anche l&#8217;anno del mai più dimenticato pallone pressostatico di via apricena&#8230; il cammino della cestistica è impressionante, un autentico trionfo su tutti i campi! l&#8217;entusiasmo della gente è altissimo!
il primo anno della cestistica in serie «c» rappresenta una delusione, i ragazzi del vivaio che compongono per maggior parte la squadra non riescono superare la differenza di categoria e si retrocede subito, ma in quel campionato esordisce  in prima squadra e si mette subito in luce un ragazzino poco più che quattordicenne&#8230; nessuno sa che  un giorno  diventerà il più forte ala-pivot italiano di tutti i tempi&#8230; walter magnifico.
nel 1975/76 si torna  subito in serie «c», grazie soprattutto all&#8217;apporto di magnifico e di un altro ragazzino terribile preveniente dal vivaio&#8230; gianni d&#8217;orsi. 
l&#8217;esperienza del precedente campionato di serie »c» fa capire ai dirigenti che da solo il vivaio non basta per fare un buon campionato nella serie maggiore, ma che occorre rinforzarsi con giocatori provenienti da «fuori», arrivano così due giocatori formidabili, luigi de rosa, un&#8217;ala-guardia dal tiro micidiale (anche se un po&#8217; troppo individualista) e gigi puca, un eccellente pivot che trova subito un&#8217;intesa straordinaria con magnifico (peccato che per una sconsiderata reazione durante una gara fu squalificato a vita per aver aggredito un avversario!).
quell\'anno si disputa un buon campionato, l\'esperienza fatta con gli acquisti di de rosa e puca fa capire che  un giusto mix di giocatori locali e  giocatori provenienti da fuori può far fare alla cestistica quel salto di qualità che tutti ormai a san severo si aspettano da un momento all\'altro.
 ma questa è un\'altra storia...

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alcuni anni dopo un&#8217;altra squadra si mette in mostra, «i diavoli volanti» così erano soprannominati i giovani della g.i.l. san severo che divenne presto una delle squadre più forti della provincia. intanto il tempo passa e tra un tentativo e l&#8217;altro di fare qualcosa di buono si arriva al dopoguerra, con esso arriva un uomo che sarà fondamentale per la pallacanestro sanseverese, oberdan marcheggiani. nasce anche un altro connubio che arriverà molto lontano e che tutti ricorderanno...  la pallacanestro che qualcuno comincia a chiamare «basket» si gioca su un campetto in terra battuta&#8230; il cortile della scuola media palmieri!
marceggiani riesce a convincere alcuni amici universitari e nel 1948/49 la squadra dell&#8217;associazione universitaria gioca il campionato di 1° divisione. l&#8217;anno successivo la squadra prende il nome di «atletica san severo» e le partite si giocano nella villa comunale, lentamente i sanseveresi, dapprima indisponenti verso uno sport che non capivano, iniziano ad appassionarsi, ed una folla sempre più numerosa assiste alle partite.
nel 1952/53 l&#8217;atletica si fonde con l&#8217;u.s. san severo creando così la polisportiva sanseverese, e arriva per la prima volta a giocare il campionato di serie»c», ormai la palla al cesto (così si chiamava agli inizi la pallacanestro) stava prendendo piede, quando per varie vicissitudini l&#8217;atletica entra in crisi. la squadra rapidamente arriverà a disputare solo tornei giovanili e campionati minori, ma le premesse, che con grande sacrificio ed entusiasmo i vari marcheggiani, di nonno, checola avevano fatto e le mitiche partite davanti alla stazione ferroviaria, avevano ormai spianato la strada a quello sport che un giorno avrebbe portato tanti appassionati ad immense soddisfazioni.
nel 1967 viene finalmente allestita una nuova formazione&#8230; la g.s mobili. cannelonga&#8230;   una squadra della quale sentiremo parlare a lungo.
nel 1969/70 si conquista finalmente l&#8217;ambitissima serie «d», la squadra è composta da sandro gervasio, tommaso salvemini, alfredo colio, giovanni del vicario, matteo niro, carlo festa,matteo colio, pio russo e un formidabile giocatore foggiano&#8230; luigi corbo. prese parte a questo campionato anche un ragazzo che segnerà successivamente pagine indelebili nella mente dei tifosi sanseveresi&#8230;  vanni peluso cassese.
il 2 settembre 1970 il g.s. mobili cannelonga cambia nome, diventa finalmente&#8230;  \"cestistica san severo\"!
nel 1970/71 primo anno di serie «d», la cestistica  arriva 5° e partecipa per la prima volta alla coppa italia, allenatore era il prof. cecola.
il successivo campionato 71/72 vede la partenza per napoli di cassese, si gioca senza allenatore, ma nonostante questo arriviamo al 4° posto. la squadra è composta da ferdinando facchini, alfonso cristalli, cesare canei, matteo niro, giancarlo cioffi , davide martignetti, giovanni del vicario, alfredo colio, giovanni pazienza, antonio scillitani, l&#8217;ancora fortissimo luigi corbo, ed alcuni ragazzi che in seguito si daranno un gran bel da fare... ferdinando parisi, lino di cristino, giuseppe morfeo, michele conforte e soprattutto un certo franco crudele.
nel 1972/73 un&#8217;altra nidiata viene sfornata dal vivaio, tra tutti un ragazzino piccoletto, robustino, ma velocissimo in contropiede e con una mano precisissima dalla media distanza&#8230; ciro rotondo.
il campionato 1973/74 è quello della tanto aspirata promozione in serie «c», ed è anche l&#8217;anno del mai più dimenticato pallone pressostatico di via apricena&#8230; il cammino della cestistica è impressionante, un autentico trionfo su tutti i campi! l&#8217;entusiasmo della gente è altissimo!
il primo anno della cestistica in serie «c» rappresenta una delusione, i ragazzi del vivaio che compongono per maggior parte la squadra non riescono superare la differenza di categoria e si retrocede subito, ma in quel campionato esordisce  in prima squadra e si mette subito in luce un ragazzino poco più che quattordicenne&#8230; nessuno sa che  un giorno  diventerà il più forte ala-pivot italiano di tutti i tempi&#8230; walter magnifico.
nel 1975/76 si torna  subito in serie «c», grazie soprattutto all&#8217;apporto di magnifico e di un altro ragazzino terribile preveniente dal vivaio&#8230; gianni d&#8217;orsi. 
l&#8217;esperienza del precedente campionato di serie »c» fa capire ai dirigenti che da solo il vivaio non basta per fare un buon campionato nella serie maggiore, ma che occorre rinforzarsi con giocatori provenienti da «fuori», arrivano così due giocatori formidabili, luigi de rosa, un&#8217;ala-guardia dal tiro micidiale (anche se un po&#8217; troppo individualista) e gigi puca, un eccellente pivot che trova subito un&#8217;intesa straordinaria con magnifico (peccato che per una sconsiderata reazione durante una gara fu squalificato a vita per aver aggredito un avversario!).
quell\'anno si disputa un buon campionato, l\'esperienza fatta con gli acquisti di de rosa e puca fa capire che  un giusto mix di giocatori locali e  giocatori provenienti da fuori può far fare alla cestistica quel salto di qualità che tutti ormai a san severo si aspettano da un momento all\'altro.
 ma questa è un\'altra storia...

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alcuni anni dopo un&#8217;altra squadra si mette in mostra, «i diavoli volanti» così erano soprannominati i giovani della g.i.l. san severo che divenne presto una delle squadre più forti della provincia. intanto il tempo passa e tra un tentativo e l&#8217;altro di fare qualcosa di buono si arriva al dopoguerra, con esso arriva un uomo che sarà fondamentale per la pallacanestro sanseverese, oberdan marcheggiani. nasce anche un altro connubio che arriverà molto lontano e che tutti ricorderanno...  la pallacanestro che qualcuno comincia a chiamare «basket» si gioca su un campetto in terra battuta&#8230; il cortile della scuola media palmieri!
marceggiani riesce a convincere alcuni amici universitari e nel 1948/49 la squadra dell&#8217;associazione universitaria gioca il campionato di 1° divisione. l&#8217;anno successivo la squadra prende il nome di «atletica san severo» e le partite si giocano nella villa comunale, lentamente i sanseveresi, dapprima indisponenti verso uno sport che non capivano, iniziano ad appassionarsi, ed una folla sempre più numerosa assiste alle partite.
nel 1952/53 l&#8217;atletica si fonde con l&#8217;u.s. san severo creando così la polisportiva sanseverese, e arriva per la prima volta a giocare il campionato di serie»c», ormai la palla al cesto (così si chiamava agli inizi la pallacanestro) stava prendendo piede, quando per varie vicissitudini l&#8217;atletica entra in crisi. la squadra rapidamente arriverà a disputare solo tornei giovanili e campionati minori, ma le premesse, che con grande sacrificio ed entusiasmo i vari marcheggiani, di nonno, checola avevano fatto e le mitiche partite davanti alla stazione ferroviaria, avevano ormai spianato la strada a quello sport che un giorno avrebbe portato tanti appassionati ad immense soddisfazioni.
nel 1967 viene finalmente allestita una nuova formazione&#8230; la g.s mobili. cannelonga&#8230;   una squadra della quale sentiremo parlare a lungo.
nel 1969/70 si conquista finalmente l&#8217;ambitissima serie «d», la squadra è composta da sandro gervasio, tommaso salvemini, alfredo colio, giovanni del vicario, matteo niro, carlo festa,matteo colio, pio russo e un formidabile giocatore foggiano&#8230; luigi corbo. prese parte a questo campionato anche un ragazzo che segnerà successivamente pagine indelebili nella mente dei tifosi sanseveresi&#8230;  vanni peluso cassese.
il 2 settembre 1970 il g.s. mobili cannelonga cambia nome, diventa finalmente&#8230;  "cestistica san severo"!
nel 1970/71 primo anno di serie «d», la cestistica  arriva 5° e partecipa per la prima volta alla coppa italia, allenatore era il prof. cecola.
il successivo campionato 71/72 vede la partenza per napoli di cassese, si gioca senza allenatore, ma nonostante questo arriviamo al 4° posto. la squadra è composta da ferdinando facchini, alfonso cristalli, cesare canei, matteo niro, giancarlo cioffi , davide martignetti, giovanni del vicario, alfredo colio, giovanni pazienza, antonio scillitani, l&#8217;ancora fortissimo luigi corbo, ed alcuni ragazzi che in seguito si daranno un gran bel da fare... ferdinando parisi, lino di cristino, giuseppe morfeo, michele conforte e soprattutto un certo franco crudele.
nel 1972/73 un&#8217;altra nidiata viene sfornata dal vivaio, tra tutti un ragazzino piccoletto, robustino, ma velocissimo in contropiede e con una mano precisissima dalla media distanza&#8230; ciro rotondo.
il campionato 1973/74 è quello della tanto aspirata promozione in serie «c», ed è anche l&#8217;anno del mai più dimenticato pallone pressostatico di via apricena&#8230; il cammino della cestistica è impressionante, un autentico trionfo su tutti i campi! l&#8217;entusiasmo della gente è altissimo!
il primo anno della cestistica in serie «c» rappresenta una delusione, i ragazzi del vivaio che compongono per maggior parte la squadra non riescono superare la differenza di categoria e si retrocede subito, ma in quel campionato esordisce  in prima squadra e si mette subito in luce un ragazzino poco più che quattordicenne&#8230; nessuno sa che  un giorno  diventerà il più forte ala-pivot italiano di tutti i tempi&#8230; walter magnifico.
nel 1975/76 si torna  subito in serie «c», grazie soprattutto all&#8217;apporto di magnifico e di un altro ragazzino terribile preveniente dal vivaio&#8230; gianni d&#8217;orsi. 
l&#8217;esperienza del precedente campionato di serie »c» fa capire ai dirigenti che da solo il vivaio non basta per fare un buon campionato nella serie maggiore, ma che occorre rinforzarsi con giocatori provenienti da «fuori», arrivano così due giocatori formidabili, luigi de rosa, un&#8217;ala-guardia dal tiro micidiale (anche se un po&#8217; troppo individualista) e gigi puca, un eccellente pivot che trova subito un&#8217;intesa straordinaria con magnifico (peccato che per una sconsiderata reazione durante una gara fu squalificato a vita per aver aggredito un avversario!).
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 ma questa è un'altra storia...
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